Elenco sostanze

Curcuma (Curcuma longa)


pianta che appartiene alla famiglia delle Zingiberaceae.
potente antiossidante e antinfiammatorio, svolge anche un'azione depurativa, coleretica e colagoga, utili per il fegato e la colecisti.

Contiene:
curcumina, ricca di amidi, che rappresentano il 45-55% del suo peso, ma è presente anche una piccola quantità di arabinogalattani detti ukonani, olio essenziale, tra il 2,5 e il 6%. Le sostanze coloranti presenti nella pianta sono dei curcuminoidi, il principale dei quali è la curcumina, e sono molto importanti per l’azione terapeutica della pianta.

Azione farmaco dinamica:
azione depurativa, coleretica (stimolante la produzione di bile da parte del fegato) e colagoga (che favorisce lo svuotamento della colecisti, aumentando l'afflusso di bile nel duodeno), è un epatoprotettore, stimolante delle vie biliari, antiossidante, fluidificante del sangue.

Studi recenti studi hanno dimostrato che il suo la curcumina ha proprietà antitumorali, perché bloccare l'azione di un enzima ritenuto responsabile dello sviluppo di diversi tipi di cancro.
Questo principio attivo conferisce alla curcuma anche un'azione antinfiammatoria e analgesica, e per questo motivo è impiegata efficacemente nel trattamento di infiammazioni, dolori articolari, artrite e artrosi.
Azione anti-infiammatoria: numerosi studi dimostrano che la curcumina inibisce un enzima che stimola la produzione di sostanze che facilitano i processi infiammatori, riducendone così i livelli nel sangue. Questo meccanismo d'azione contribuisce a spiegare la spiccata azione anti-infiammatoria di questa pianta.
Azione antiradicalica: studi in laboratorio dimostrano che la curcumina reagisce con molti radicali liberi ostacolandone l'attività. In effetti questa azione protettiva contro i danni provocati dai radicali liberi è stata dimostrata da numerosi lavori scientifici, ed è particolarmente evidente sugli organi dell’apparato digerente (stomaco, fegato e intestino).
Azione epatoprotettiva: L'effetto protettivo sul fegato dell'estratto secco titolato di curcuma è stato studiato su ratti che ricevevano come sostanza epatotossica il tetracloruro di carbonio. Questa pianta ha dimostrato di ridurre notevolmente l'aumento dei livelli di bilirubina, transaminasi, fosfatasi alcalina e colesterolo causato dal tetracloruro di carbonio, soprattutto quando veniva data per 2 settimane prima del tossico e poi in concomitanza con esso.
Studio clinico ha indagato l’effetto di un estratto secco titolato di curcuma su pazienti con sindrome del colon irritabile. Sono stati arruolati 500 pazienti con questa patologia, che dovevano assumere per bocca 1 o 2 capsule di estratto secco titolato di curcuma per 2 mesi. Si misurava l’intensità della sintomatologia tramite scale apposite, l’indice di qualità della vita e l’efficacia del rimedio secondo i pazienti prima e dopo la terapia. Al termine del trattamento il miglioramento della sintomatologia era del 41% in coloro che assumevano 1 sola capsula e del 57% in quelli che ne assumevano 2. In particolare il dolore addominale si riduceva del 22 e del 25% nei due casi, con un miglioramento della qualità di vita di circa il 36% nei pazienti trattati con 2 capsule di estratto. Circa due terzi dei pazienti hanno giudicato il trattamento come efficace, senza manifestare effetti collaterali rilevanti.
  • Azione prevalente: anti-infiammatoria e blandamente spasmolitica a livello del fegato, delle vie biliare e intestinale.
  • Altre azioni: epatoprotettiva.
  • Indicazioni principali: malattie infiammatorie del grosso intestino, epatopatie di lieve e media entità, sindrome del colon irritabile.
A livello topico la curcuma svolge un'azione cicatrizzante. In India infatti viene applicato il rizoma sulla cute per curare ferite, scottature, punture d'insetti e malattie della pelle con risultati veramente soddisfacenti.