Gymnema (Gymnema sylvestre R. Br.)


DESCRIZIONE
Appartiene alla famiglia delle Asclepiadaceae
Originaria dell'India e del Pakistan, è un rampicante arboreo molto ramificato, che raggiunge anche grandi altezze.

CONTIENE
Acido gimnemico, sale di potassio e gurmarina (peptide) principale responsabile della soppressione del gusto del dolce a livello linguale.

AZIONE FARMACO DINAMICA
Marcata zione ipoglicemizzante e dimagrante
.
Contiene: Acido gimnemico A1
inibisce l'assorbimento degli zuccheri a livello intestinale
stimola la trasformazione metabolica del glucosio a livello cellulare.
Studi hanno dimostrato: possiede una molecola simile a quella dello zucchero, ma più grossa, per cui si lega ai recettori intestinali, adibiti all'assorbimento del saccarosio, bloccandoli reversibilmente. Tale blocco si verifica velocemente e permane per molte ore soprattutto se le dosi sono ripetute nell'arco della giornata, impedendo per il 50% l'assorbimento dello zucchero.
Grazie a questa capacità ha anche un’azione dimagrante, rallentando l’assorbimento degli zuccheri complessi. (dolci, pane e pasta)

Usata da secoli in India per ridurre la glicemia nel paziente diabetico.
In effetti si è notato che il fitocomplesso di questa pianta è in grado di abbassare la glicemia in modo statisticamente significativo, agendo sull'assorbimento del glucosio a livello intestinale.
Infatti la molecola dell'acido gimnemico è simile a quella del glucosio, ma è più grande dal punto di vista dimensionale.
Essa è quindi in grado di legarsi ai recettori per l’assorbimento del glucosio posti sui villi intestinali, riducendo in tal modo l'assorbimento di questo zucchero. Questo blocco si instaura velocemente (circa 60 minuti) e permane per circa 5-6 ore, e grazie ad esso l'assorbimento degli zuccheri viene inibito per circa il 50%.
Uno studio clinico è stato fatto su 22 pazienti affetti da diabete mellito non insulinodipendente in terapia con ipoglicemizzanti orali.
L'aggiunta a tale terapia di 400 mg al giorno per bocca di estratto secco di gimnema per 18 mesi ha ridotto significativamente la glicemia a digiuno e l'emoglobina glicosilata, tanto che il dosaggio dei farmaci ipoglicemizzanti ha dovuto essere diminuito.
Si è anche notato un progressivo incremento dei livelli plasmatici di insulina, il che potrebbe significare che questa pianta protegge le beta cellule del pancreas produttrici di insulina e ne favorisce la rigenerazione.