Lisina

La lisina fa parte degli aminoacidi essenziali, cioè quelli che il corpo non riesce a sintetizzare a sufficienza da solo, quindi deve essere assunta con l'alimentazione.

Non sono molti gli alimenti che la contengono ed in particolare i farinacei ne sono particolarmente poveri, come i derivati dei cereali.

Nella seconda guerra mondiale la carenza di lisina, in Europa, era particolarmente diffusa perché si consumava prevalentemente polenta, senza mai variare.

Lo stato di fame di allora aveva dato luogo ad una malattia conosciuta come pellagra.

La pellagra non è direttamente legata alla carenza di lisina ma visto che questo aminoacido è un precursore della niacina(una vitamina del gruppo B) da luogo ad una carenza anche di tipo vitaminico, che piano piano sfocia in questa patologia.

Si consiglia perciò di addizionare i cereali a ad altri alimenti che contengono un più alto valore di lisina, per poter evitare carenze, soprattutto in persone che basano la loro alimentazione principalmente su pasta e pane(come capita nelle zone mediterranee).

Oggi è molto difficile trovare un ammalato di pellagra, non è però da sottovalutare la carenza di tale aminoacido in persone sottoposte ad allenamenti sportivi.

Senza lisina le performace fisiche sarebbero senz'altro compromesse, ed in questo caso con piccoli accorgimenti alimentari si potrebbero ottenere degli effetti ergogenici da parte della lisina presente nel cibo.

Particolare attenzione alla carenza di lisina è da evidenziare verso le persone vegane(che non consumano alcun prodotto di origine animale).

Infatti l'aminioacido limitante nei cibi vegetali è proprio la lisina, che si ne sono evidenziate tracce, in quantità però estremamente limitate. I legumi sembrano essere i vegetali con i maggiori livelli di lisina, anche se non sono nemmeno da paragonare al contenuto presente nella carne, latticini e uova.

Da notare il massiccio uso della lisina in prodotti per il trattamento dei capelli, dove la composizione del capello stesso contiene una grossa percentuale di lisina.

Somministrando questo aminoacido a pazienti con alopecia androgenica o con lieve o forte diradamento della capigliatura, si pensa di poter rallentare il decorso della caduta e secondo alcuni studi molto ottimistici addirittura invertirla.

Secondo la ricerca odierna, la lisina è coinvolta nel processo di pigmentazione del capello, conferendole una particolare tonalità di colore. A tal proposito è anche usata per la cura dei capelli bianchi.

 

Gli effetti della lisina sono molteplici e ancora sotto studio, in ogni caso se si dovesse verificare una carenza di questo aminoacido essenziale, si presenterebbe un effetto a catena su altre carenze, dato che la lisina è coinvolta nella produzione di molti altri aminoacidi, ormoni, vitamine e tessuti.

 

Viene utilizzata in combinazione con altri aminoacidi, visto che partecipa direttamente alla produzione dell'ormone della crescita, insieme ad arginia ed ornitina.

A tal fine sembra avere effetti in alti dosaggi se nella associazione sono presenti parti uguali di questi aminoacidi, in soggetti carenti di almeno uno dei tre principi.

 

Atleti di ogni genere sono interessati a questi particolari integratori per accelerare il recupero post-allenamento e potenziare il profilo ormonale.

Gli utilizzatori più accaniti sembrano essere i body builder.

Da evidenziare l'uso di lisina, associata con arginina ed ornintina dal pubblico anziano, nel tentativo di rallentare l'invecchiamento.

Il sistema immunitario è anch'esso legato alla presenza di lisina e dove si presenta una carenza selettiva, le difese del corpo risultano compromesse.

Malattie come l'herpes simplex sembrano annullarsi con la somministrazione di integratori a base di lisina in persone che ne presentano una carenza e nel giro di pochi giorni guariscono.

Mentre negli individui che la consumano regolarmente con la dieta o grazie ad integratori alimentari sembra monifestarsi con minore frequenza l'herpes simplex.