Crataegus oxycantha medicus

Descrizione:
Pianta utilizzata in farmacopea fin dall’antichità per gli effetti sedativi possiede anche un significato simbolico benefico: nella mitologia romana la ninfa Carna era rappresentata con una fronda di biancospino in mano, agitando la quale scacciava gli spiriti del male e i sogni cattivi dei bambini, ed era considerata protettrice delle case. Nella tradizione giudaico-cristiana si narra come Giuseppe D’Arimatea vedesse trasformarsi in Biancospino il proprio bastone piantato nella terra la vigilia di Natale, quale segno premonitore di salvezza.
Il biancospino è un arbusto spinoso alto fino a cinque metri, molto ramificato. Si ritrova in tutta l’Europa, fino alla Scandinavia, nell’Asia Minore e nel Nord America.

Contiene:
Flavonoidi, bioflavonidi e flavoglicosidi che svolgono una azione simile alla digitossina, principio attivo estratto dalle foglie della digitale purpurea, quercitina, rutina, iperoside. Questi flavonoidi favorirebbero inoltre il riassorbimento del calcio a livello del muscolo cardiaco agendo prevalentemente sull’enzima c-AMP-fosfodiesterasi determinando un’azione tonicardica. Sono presenti inoltre: composti triterpenici, che regolarizzano e normalizzano il tasso ematico con effetto dilatatore e prolungato dei vasi coronarici e cerebrali, procianide, C-glicosidi dell’apigenina, acido ascorbico, olii essenziali, colina, tannini, acidi fenolici, aminopurine.

Azione farmacodinamica:
Ipotensiva, sedativa, ansiolitica, vasodilatatrice, coronarodilatatrice con effetto inotropo positivo (aumento della forza contrattile cardiaca), dromotropo positivo (aumenta la conducibilità nervosa o muscolare), lusotropa positivo, batmotropo negativo (diminuisce la eccitabilità); tutto questo si traduce in: incremento del flusso coronarico e della perfusione miocardica, riduzione della resistenza periferica, effetto antiaritmico e antifatica cardiaca; antiossidante, diuretica.