La ruscogenina è un glucoside steroide estratto dalla radici di pungitopo. Questa molecola non è naturalmente presente nell’organismo. Il pungitopo, detto anche rusco spinoso, è una pianta vivace il cui frutto è una bacca rossa che ricorda quella dell’agrifoglio. Il pungitopo è molto comune un Europa.

La tradizione attribuisce diverse proprietà al suo rizoma. Numerose osservazioni cliniche evidenziano le proprietà vascoprotettive e venotoniche delle preparazioni a base di pungitopo. Per questo motivo, si tratta di un principio attivo per trattare le borse sotto gli occhi.

 

  • MECCANISMI DI AZIONE / PROVE DI EFFICACIA

Il contorno occhi è una zona fragile. La sua pelle è cinque volte più sottile rispetto a quella del resto del corpo, e contiene un minor numero di fibre di sostegno. Con l’età, i 15.000 battiti di ciglia al giorno finiscono per indebolire queste fibre e la pelle si rilassa. I vasi sanguigni e linfatici, che nutrono le cellule di questa zona, funzionano al rallentatore. Gli scambi tra le cellule avvengono con difficoltà. Ciò determina una ritenzione idrica e le palpebre gonfiano, formando le borse.

La ruscogenina attiva la microcircolazione e preserva l’integrità cutanea attraverso vari meccanismi.

La ruscogenina riduce la permeabilità cellulare, grazie alla sua attività anti-elastasi [1]. L’elastasi è un enzima che degrada l’elastina, componente maggioritario delle fibre elastiche. Il collagene e l’elastina sono i principali componenti della matrice extracellulare. L’attività anti-elastasi della ruscogenina consente di evitare la degradazione dei componenti perivascolari e di ridurre in tal modo la permeabilità cellulare [2].

La ruscogenica possiede inoltre proprietà vasocostrittrici, tramite meccanismi adrenergici. La sua efficacia è stata dimostrata in vivo, in applicazione topica all’1,6% [3]. Il meccanismo non è ancora perfettamente definito. Alcuni studi indicano che si tratterebbe di un blocco alfa-adrenergico, altri invece di un’attivazione dei recettori alfa-2 adrenergici, con conseguente stimolazione della liberazione di noradrealina [45]. Infine l’effetto vasocostrittore potrebbe essere mediato dal calcio e dai recettori alfa-1 adrenergici [4].

Queste proprietà vasocostrittrici e di riduzione della permeabilità permettono alla ruscogenina di attivare la microcircolazione.

Stimolando la circolazione del sangue a livello del capillari, la ruscogenina consente di decongestionare le borse sotto gli occhi, dovute ad una circolazione “pigra”.

Questi elementi mettono in luce l’interesse dell’utilizzo della ruscogenina nel trattamento delle borse sotto gli occhi.

 

  • IL PARERE DEL NOSTRO ESPERTO

Le ruscogenine sono saponine estratte dal pungitopo. Per tale motivo, possiedono proprietà di classe che le avvicinano all’escina, alla glicirrizina (liquirizia), agli asiticosidi, ai ginsenosidi (ginseng)…  Occorre però distinguere le proprietà delle parti aglicone e della struttura osidica.

I saponosidi sono afrogeni, permeabilizzanti delle membrane e denaturanti di alcune strutture biologiche. Sono solubili nell’acqua. Le genine sono molto più apolari e svolgono marcate attività farmacologiche, legandosi a molti recettori o siti attivi.

Gli effetti α adrenergici sono dimostrati e rendono il prodotto interessante per aumentare direttamente la vasocostrizione periferica. Un’attività indiretta di liberazione di noradrenalina rafforza gli effetti e rende pertinente una strategia di stimolazione differenziale α/β per aumentare l’AMPc nell’adipocita e, di conseguenza, la lipolisi.
Sono stati dimostrati effetti di protezione vascolare (permeabilità), a completamento del profilo venotonico.

In vivo, il profilo della molecola è simile a quello dell’escina, ma le ruscogenine potrebbero essere ancora più chiaramente definite nel loro profilo simpatomimetico (mancano però studi comparativi).

Le indicazioni, derivanti dalle loro proprietà, si rivolgono ai disturbi della circolazione periferica, dove è richiesto un effetto di tonicità venosa, ma anche agli accumuli di grassi. È stata dimostrata l’azione sulle perdite capillari (petecchie e edema). Si associano però spesso estratti a base di polifenoli (catechine) e/o cumarinici (meliloto) per garantire una migliore prevenzione delle degenerazioni endoteliali e connettive, nonché per rafforzare l’attività anti-edematosa. L’effetto sulla cellulite è attestato da numerosi prodotti, soprattutto in associazione con la caffeina.

L’associazione con la vitamine C è indicata anche per tutti i disturbi circolatori e l’invecchiamento delle pelli con tendenza alla rosacea.

La varietà degli estratti utilizzati e le associazioni con altri principi attivi rendono difficili i raffronti delle dosi efficaci con le specialità medicamentose commercializzate con estratti titolati al 22% circa di eterosidi. Si può ritenere che la dose da raccomandare sia compresa tra 0,5% e 1% di eterosidi.

Gli effetti vasocostrittori di queste molecole sono pressoché immediati, mentre gli effetti protettivi sono riscontrabili a più lungo termine (alcune settimane). Le formule devono tenere conto delle forme genine o osidiche.

 

  • RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

[1] Anti-elastase and anti-hyaluronidase activities of saponins and sapogenins from Hedera helix, Aesculus hippocastanum, and Ruscus aculeatus: factors contributing to their efficacy in the treatment of venous insufficiency. Facino RM et al. Arch Pharm (Weinheim). 328(10):720-724. 1995.

[2] Hemorrhoids and varicose veins: a review of treatment options. Mc Kay D. Altern Med Rev. 6(2):126-40. 2001.

[3] Venous constriction by local administration of ruscus extract. Berg D. Fortschr Med. 108(24):473-6. 1990.

[4] Monograph Ruscus aculeatus (Butcher’s Broom) Alternative Medicine Review Volume 6, Number 6. 2001.

[5] Pharmacological assessment of adrenergic receptor in human varicose veins. Miller VM et al. Int. Angiol. 19:176-183. 2000.